Vale la pena però di affrontare Makola, perchè tutto è inusuale e incredibile per i nostri sensi, è un'immersione nella realtà africana che ci aiuta a comprendere la diversità culturale e a vedere diversamente gli Africani che lavorano sulle nostre spiagge e nelle nostre città italiane.
Purtroppo in questo quartiere non amano essere fotografati, e per rispetto e prudenza mi sono adeguata. Le foto sono poche e danno appena l'idea della folla, dei colori, degli odori, che ci colpiscono e ci stordiscono man mano che ci inoltriamo negli edifici e i vicoli del mercato.
Il pesce essiccato e la carne fresca, ma anche i granchi e i lumaconi giganti vivi sono esposti nelle ciotole sotto il sole in attesa di un compratore. Facciamo lo slalom veloci in mezzo a montagne di peperoncini piccantissimi, di gamberetti e vongole essiccate, zampe di maiale e cotenne, cipolle, banane plantain, e tanti altri alimenti indefiniti dall'odore forte e nauseante.
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questa foto l'ho presa da internet |
Gli edifici sono per la maggior parte "scheletri di edifici", che accolgono ai piani i venditori all'ingrosso, e i fortunati ad avere una "boutique", che gli permette di chiudere la mercanzia per la notte e non doverla trasportare ogni giorno sul posto.
Si trova tutto, ma proprio tutto, il problema è sapere dove cercare...
Le prime uscite si fanno di solito con le espatriate già esperte, e poi una volta presa confidenza ci si lancia in esplorazione, alla ricerca essenzialmente di tessuti o di perle, il cibo per noi è meglio comprarlo al supermercato!
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un negozio di tessuti: la scelta è difficilissima! |
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batik di tutti i colori e disegni |
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tessuti wax |
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la nostra merceria: ci si può entrare solo uno alla volta e spostandosi lateralmente, ma c'è tutto! |
LA FOTO DEL GIORNO: